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SELF-PORTRAIT with ARTEFACTS. 2005. oil on canvas. 163 x 140 cm
Self-Portrait. 2001. oil on canvas. 195 x 130 cm
Self-Portraits. 2001-2005. oil on canvas. high 195 cm
Self-Portrait as Vincent, with Artefacts. 2017. oil on canvas. 205 x 111 cm
Imitating Vincent. 2013. oil on canvas. 222 x 142 cm
III. 1999-2005. charcoal on paper. 200 x 148 cm each
Ion. 2015. oil on canvas on wood. 25 x 20 cm
PPP. 2015. oil on canvas on wood. 25 x 20 cm
EJ. 2015. oil on canvas. 30 x 22 cm
Self-Portrait in Roman Chambre. 2001. oil on canvas. 70 x 53.5 cm
When I Paint I Know I'll Die. 2001. oil on canvas. 91.5 x 72 cm
Self-Portrait. 2002. oil on canvas. 40 x 30 cm
THE MOTHER OF THE GOOD THIEF. 2016. oil on canvas. 32 x 22 cm
Self-Portrait with Olive Tree. 2007. oil on canvas. 250 x 300 cm
Self-Portrait with Stumps. 2004. oil on canvas board. 30 x 50 cm
Man Eating. 2000. oil on canvas. 90 x 90 cm
Self-Portrait. 2005. oil on canvas. 130 x 162 cm
The Good Thief. 2016. oil on canvas on board. 50 x 60 cm
F. 2018. oil on ccanvas. 32 x 27 cm
I Poveri Mangiano dalla Mano degli Altri. 2015. oil on canvas on wood. 44 x 44 cm
Self-Portrait. 2000. oil on canvas.
B. 2015. oil on canvas. 30 x 24 cm
Vasile. 2015. oil on canvas on wood. 16 x 17 cm
La carezza dei vecchi. 2015. oil on Vertecchi board. 30 x 20 cm
My King. 2015. oil on canvas. 25 x 20 cm
I as Vincent. 2015. oil on canvas on wood. 50 x 50 cm
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Mi guardo allo specchio e mi vedo. Dal modo in cui mi risponde colui che è rappresentato nel lustro del vetro saprò di essere io, o mi indovinerò, meravigliato da ciò che sapevo di essere. Quell’immagine sarà un riflesso soltanto di ciò che il mio volto esterna e non il corpo copiato senza il resto. Tra me e la mia immagine ci sarà la pelle del materiale nel quale mi rispecchierò iò farà tremare lo specchio -che sia acqua, plastica o lamiera – oppure, lo farà diventare immobile, lasciando impressa la sua biografia sul mio volto in trasparenza, nell’opacità della sabbia o del vapore. Graffierà la mia rappresentazione, la colpirà o la macchierà, apparirò in modo poco chiaro o innaturale se mi guarderò nell’occhio dell’amico.

Quello sarà un autoritratto.
(testo scritto in seguito all’autoritratto comparso sul vetro della porta della metropolitana nella fermata Giulio Agricolo – Roma, 27 maggio 2003)

I miei denti, la sola parte in vista delle mie ossa.
Li vedo ogni giorno epenso alla mia morte, la quale si annuncia attraverso di essi, delle testimonianze più durature del corpo.
E se i denti ricordano la morte, la mescolerò ogni giorno con il cibo (preso per la vita), sorridererò addirittura, mostrado alla gente, come anche loro fanno, la gentilezza disegnata insieme alla fine. Che sia il mio sorriso un segno dell’Apocalisse?
Conclusioni:
– quando due persone si sorridono a vicenda, mostrano l’un l’altro la propria morte.